[3] Una storia lunga quarant’anni di Rosangela Peruzzo, Denise Baldi, Roberta Cavagna, Doriana Dandrea, Lorenzo Denart, Lucia Fabrizio, Marighetti Mara, Dinaornella Perer, Anna Valandro, Silvana Stefani, Mariateresa Zotta
[6] L’esperienza dell’ambulatorio di Trieste di Romina Valentinotti
[9] Priorità della qualità di vita del paziente di Alessia Dal Piaz
Con la Circolare del 14 settembre il Ministero della Salute ha dato indicazione a somministrare una dose addizionale del vaccino anti COVID-19 (quindi aggiuntiva dopo il completamento del ciclo vaccinale di due somministrazioni) al fine di raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria. Le categorie di pazienti che hanno diritto a ricevere tale dose addizionale in maniera prioritaria sono quelli che soffrono di una marcata compromissione della risposta immunitaria per cause legate alla patologia di base o legate a trattamenti farmacologici.
Tra queste categorie vi sono i pazienti dializzati e i trapiantati di rene.
«Conservare la memoria del passato è stato uno dei compiti prioritari dell’uomo, perché il rischio era quello di dimenticare». Con l’avvento di Internet questo processo è stato capovolto, nel senso che ogni cosa viene ricordata e l’identità personale del singolo si trasforma in un’identità “estesa”, rispetto alla quale sorgono nuovi inquietanti problemi. Carlo Formenti, nell’introdurre il libro di V. M. Schönberger Delete. Il diritto all’oblio nell’era digitale, scrive: «[D]imenticare è facile, in quanto l’oblio è inscritto negli stessi meccanismi della specie» (p. VIII).
È qui che, piuttosto che lo sforzo messo in opera per ricordare, prende corpo lo sforzo opposto: quello di dimenticare, compresa la rimozione dalla memoria di quei contenuti che compromettono la reputazione di una persona.
Naturalmente, prima di procedere a tale compito, è necessario intendersi sul significato attuale di memoria.
Quella che è stata, con un’associazione tutt’altro che azzardata, definita dall’esperto di web intelligence Andrea Barchiesi la nuova biblioteca di Alessandria (La tentazione dell’oblio, Angeli, Milano, 2016, p. 23), cioè Google, è, di fatto, la nostra nuova memoria, ma una memoria dalle dimensioni smisurate che possiede elemento di assoluta novità – la caratteristica di essere connessa in una rete e alla quale chiunque può accedere in ogni parte del mondo (ibid).
Le attività umane hanno un impatto sull’ambiente. Per ridurlo si stanno intraprendendo molte azioni: riciclaggio, riduzione degli imballaggi, passaggio a fonti energetiche rinnovabili, incentivi per la conversione energetica di edifici.
Tra tutti gli interventi non viene quasi mai menzionata la possibilità di agire sulla scelta degli alimenti da portare in tavola: l’impatto ambientale dell’alimentazione è un argomento molto studiato ma ancora poco noto e divulgato. Il termine ecologia della nutrizione è stato coniato nel 1986 da un gruppo di studiosi dell’Università di Giessen in Germania. Si tratta di una scienza interdisciplinare, che prende in esame tutte le componenti della catena alimentare e ne valuta gli effetti in relazione a quattro aspetti: salute umana, ambiente, società ed economia. Quantifica numericamente gli impatti considerando tutto il processo produttivo, “dalla culla alla tomba”, cioè dall’inizio della produzione fino allo smaltimento finale dei rifiuti.
Anche se non è il primo tipo di attività a cui si pensa, quando si parla di inquinamento, il settore alimentare è a tutti gli effetti un processo produttivo che, come tutti i processi produttivi, ha un impatto ambientale dovuto al consumo di risorse e all’emissione di inquinanti.
Nella recente Conferenza Stato-Regioni avvenuta lo scorso 11 marzo, è stato chiarito in modo dettagliato quali siano le categorie di pazienti considerate “ad elevata fragilità” che devono avere la priorità nella campagna vaccinale. A tal proposito è stata accolta la richiesta portata avanti dalla Società Italiana di Nefrologia di dare priorità ai pazienti dializzati, trapiantati e in attesa di trapianto renale (che infatti sono stati inseriti nella categoria più a rischio).
A livello provinciale possiamo confermare che l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari si sta attivando per mettere in pratica tale indicazione. I pazienti emodializzati che non hanno già effettuato il vaccino saranno vaccinati direttamente nel Centro Dialisi di riferimento (verranno comunicate a breve le date). Riguardo invece ai pazienti in dialisi peritoneale, trapiantati e in lista d’attesa di trapianto, sono già stati forniti i nominativi all’Azienda Sanitaria, che provvederà a contattarli per eseguire la vaccinazione.
A questo link potete leggere le indicazioni del Centro Nazionale Trapianti riguardanti la vaccinazione dei pazienti trapiantati:
La presidente di APAN dott.ssa Diana Zarantonello e il dott. Brunori, direttore dell’Unità operativa multizonale nefrologia e dialisi dell’ospedale Santa Chiara di Trento, sono intervenuti nella puntata di Meeting del 10/03/2021 direttore dell’unità operativa di nefrologia e dialisi.
Il video è disponibile on demand sul sito di Trentino TV:
Carissimi amici e associati, spero innanzitutto stiate bene!
Vi scrivo per invitarvi a rinnovare la tessera annuale dell’APAN, per questo 2021.
Nell’anno precedente purtroppo molte iniziative in presenza che avevamo in mente di organizzare sono saltate per via della pandemia, ma speriamo presto di riprendere con le nostre attività. Siamo tuttavia riusciti ad assicurare la pubblicazione della nostra rivista, Rene&Salute, che ci auguriamo siano stati di vostro gradimento.