Chi siamo

La storia dell’Associazione Provinciale Amici della Nefrologia

Trent’anni accanto ai malati nefropatici

Il giorno 20 ottobre 2012 l’Associazione Provinciale Amici della Nefrologia (APAN) ha festeggiato il trentennale della sua fondazione presso l’auditorium della APSS di viale Verona, a Trento. L’idea di creare un’associazione che si occupasse dei pazienti nefrologici era venuta, verso l’inizio degli anni Ottanta, al dottor Alberto Valli, allora responsabile del reparto di Nefrologia dell’Ospedale S. Chiara, in seguito ad un periodo lavorativo fatto presso l’Ospedale di Montpellier diretto dal professo Mion, per specializzarsi nella dialisi peritoneale. In quell’occasione il dottor Valli aveva notato che i pazienti nefropatici francesi, dializzati o trapiantati, erano affidati a strutture parzialmente gestite dal settore privato, con l’impiego di volontari.

Tornato a Trento, e fondata la dialisi peritoneale al S. Chiara, ha avuto l’idea di coinvolgere e sensibilizzare alcuni amici, per creare un gruppo di volontari che fossero in grado di assistere nelle piccole mansioni i malati di rene, facendo loro compagnia e offrendo assistenza dal punto di vista famigliare ed umano. Si tratta di un aiuto molto importante per questi pazienti che, per la loro patologia, sono costretti a fare molte giornate di degenza in ospedale e passano molte ore della loro vita attaccati alla macchina della dialisi.

L’associazione è nata in Via Grazioli, anche per merito del dottor Dino Leonesi e di un gruppo di amici, nel gennaio 1982. Nel 1983 è stata poi ufficializzata con legge provinciale dall’assessore Ongari. Inizialmente APAN gestiva anche il Centro Dialisi di Arco, al quale si rivolgono soprattutto pazienti che soggiornano sul lago di Garda, in particolare stranieri, per essere dializzati durante le loro vacanze.

Da cinque anni il Centro, attualmente diretto dal dottor Italo Poli, è completamente autonomo ed indipendente. Nel corso di questi trent’anni molti volontari si sono succeduti e non è possibile nominarli tutti. Ricordiamo comunque Antonio Fondriest, che è il nostro volontario storico, dato che ha prestato la sua opera dalla fondazione fino ai giorni nostri, e i vari “responsabili dei volontari”, che si sono susseguiti: Iginia Bortolotti, Daria Rigoni Bressan, Mariella Mezzena, Silvana Guella ed Emilia Dorigatti.

Scopo dell’associazione è quello di assistere i malati nefropatici in ospedale; essa si occupa inoltre di ricerca e di promuovere la prevenzione della malattia renale. A questo proposito, fondamentale è l’attività svolta dal dottor Valli e dal dottor Ermanno Brunelli, che da anni intervengono anche come esperti in servizi televisivi, per divulgare le conoscenze a proposito di funghi e della loro intossicazione, onde evitare altri episodi come quello del 1984, quando sono state messe in dialisi oltre 30 persone intossicate, molte delle quali sono rimaste in dialisi o sono state successivamente trapiantate.

Sempre nell’ottica della prevenzione, i volontari APAN partecipano a varie iniziative, come la Giornata Mondiale del Rene, e tengono lezioni presso le scuole o i circoli pensionati cittadini. Ricordiamo anche gite e cene con pazienti dializzati e trapiantati e spettacoli a favore dell’associazione. Degni di menzione sono stati lo spettacolo tenuto a Trento da Ombretta Colli nel 1984 presso l’Auditorium S. Chiara e il concerto del tenore Di Stefano, a Rovereto, nel 1985. Sempre nel 1985, si è iniziato a pubblicare un bollettino quadrimestrale, che in seguito è diventato Rene&Salute, una rivista che pubblica articoli di medicina, con un occhio particolare alla patologia renale, frutto dell’opera attenta del giornalista Aldo Nardi, della dottoressa Serena Belli, attuale presidente, e della dottoressa Cristina Comotti. Nella rivista c’è una sezione dedicata ai funghi – mangerecci, tossici o letali – tenuta da Alberto Valli, Antonio Fondriest ed Ermanno Brunelli. E ancora RenArt, una mostra di pittura, ispirata dal professor Aldo Nardi e organizzata in collaborazione con l’architetto Alessandro Goio, che ne è l’artefice. La mostra, con il coinvolgimento di artisti trentini ogni anno differenti, rappresenta oggi una vetrina sulla città di APAN. Nel mese di ottobre di quest’anno, presso sala Thun di Torre Mirana, ha avuto luogo la sesta edizione di RenArt che, come al solito, ha richiamato un folto pubblico non solo di simpatizzanti e soci, ma anche di semplici cittadini che, per mezzo della mostra, sono stati informati a proposito di prevenzione della patologia renale.

Non dimentichiamo infine che anche APAN, come altre associazioni dedicate a patologie specifiche, ha un suo gruppo di Auto Mutuo Aiuto, diffuso anche in provincia, che si riunisce con cadenza quindicinale, il cui animatore attualmente è il professor Gianni Toninato.

La Nefrologia in Trentino gode di buona salute; il reparto dell’Ospedale, diretto dal dottor Giuliano Brunori, ha in carico 210 persone in emodialisi, 32 in dialisi peritoneale e 263 trapiantati renali, oltre a un numero ovviamente maggiore di pazienti con varie patologie di interesse renale e i nostri volontari prestano la loro opera all’interno di questa realtà, opera che è tanto più importante in quanto oscura e silenziosa.

[Rene&Salute – Anno XXVII – Dicembre 2012 – N.2, pp. 3-4]

APAN è stata fondata il 4 maggio 1982.

I soci fondatori sono:

Franco Amorth

Carlo Beber

Ida Calliari

Anna Maria Ercilli

Agnese Ferrari

Dino Leonesi

Ivana Leonesi

Pino Morandini

Agnese Ongari

Dolores Segata

Marco Vaccari

Gianni Toninato

Alberto Valli

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