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Aggiornamento in tema di vaccinazione COVID-19 in Trentino

Nella recente Conferenza Stato-Regioni avvenuta lo scorso 11 marzo, è stato chiarito in modo dettagliato quali siano le categorie di pazienti considerate “ad elevata fragilità” che devono avere la priorità nella campagna vaccinale. A tal proposito è stata accolta la richiesta portata avanti dalla Società Italiana di Nefrologia di dare priorità ai pazienti dializzati, trapiantati e in attesa di trapianto renale (che infatti sono stati inseriti nella categoria più a rischio).

A livello provinciale possiamo confermare che l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari si sta attivando per mettere in pratica tale indicazione. I pazienti emodializzati che non hanno già effettuato il vaccino saranno vaccinati direttamente nel Centro Dialisi di riferimento (verranno comunicate a breve le date). Riguardo invece ai pazienti in dialisi peritoneale, trapiantati e in lista d’attesa di trapianto, sono già stati forniti i nominativi all’Azienda Sanitaria, che provvederà a contattarli per eseguire la vaccinazione.

A questo link potete leggere le indicazioni del Centro Nazionale Trapianti riguardanti la vaccinazione dei pazienti trapiantati:

Covid-19, la campagna vaccinale per trapiantati e pazienti in lista

Il vaccino risulta fortemente raccomandato, quindi vi invitiamo ad approfittare di questa importante opportunità!

Tesseramento annuale APAN

Carissimi amici e associati, spero innanzitutto stiate bene!

Vi scrivo per invitarvi a rinnovare la tessera annuale dell’APAN, per questo 2021.

Nell’anno precedente purtroppo molte iniziative in presenza che avevamo in mente di organizzare sono saltate per via della pandemia, ma speriamo presto di riprendere con le nostre attività. Siamo tuttavia riusciti ad assicurare la pubblicazione della nostra rivista, Rene&Salute, che ci auguriamo siano stati di vostro gradimento.

Vaccino anti-COVID nei pazienti dializzati, in attesa di trapianto e portatori di trapianto renale

Molti pazienti in questo periodo mi chiedono informazioni riguardo alla vaccinazione.

Vi informo che attualmente è in atto un confronto a livello istituzionale, tra la Società Italiana di Nefrologia, nella figura dell’attuale Presidente Prof. Pierluigi Messa, e l’Istituto Superiore di Sanità, con la richiesta di dare priorità alla vaccinazione dei pazienti dializzati (che nel caso contraggano il COVID-19 hanno più probabilità di sviluppare complicanze anche letali, come evidenziato da recenti studi). I pazienti dializzati sottoposti a vaccinazione anti-COVID-19 in Italia saranno poi seguiti in follow-up clinico e sierologico per valutare la risposta alla vaccinazione e l’insorgenza di eventuali effetti collaterali, secondo un protocollo di studio in stretta collaborazione con l’ISS e l’Istituto Spallanzani di Roma e con il supporto di AIFA e del Ministero della Salute.

Qui sotto il link alla comunicazione ufficiale:

https://sinitaly.org/2021/01/21/studio-vaccinazione-anti-covid-19-nelle-persone-in-dialisi-%e2%80%8c/

I pazienti in attesa di trapianto renale sono un’altra categoria per cui è stata chiesta priorità nella somministrazione del vaccino.

COVID-19: la seconda potente ondata sulla nefrologia e dialisi trentina

Da metà ottobre la seconda ondata di contagi da COVID-19 si è fatta sentire nel Reparto di Nefrologia e nei Centri Dialisi della Provincia Autonoma di Trento.

A fronte dei pochi contagiati avuti tra marzo-maggio, questa volta abbiamo dovuto affrontare un crescente numero di contagianti. Al momento circa abbiamo circa una ventina di pazienti dializzati contagiati dal virus, alcuni di essi con necessità di ricovero. Abbiamo purtroppo avuto anche due decessi tra i dializzati ricoverati per questa patologia.

Figura 1. Stanza contumaciale adibita ai pazienti COVID-positivi presso il centro dialisi di Trento.

Intervista al presidente della società italiana di nefrologia

a cura di Diana Zarantonello

Intervistiamo il dottor Giuliano Brunori, Presidente SIN, nonché Primario del Reparto di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale S. Chiara di Trento.

Buongiorno Primario, com’è cambiata l’organizzazione del Reparto e della dialisi da quando è insorta l’emergenza Covid-19?

È cambiata radicalmente. Fin dall’inizio i dati che provenivano soprattutto dalla Lombardia, investita prima di noi da questo Tsunami, ci hanno fatto capire che eravamo di fronte a un problema estremamente importante, soprattutto per i pazienti in emodialisi che sono stati pertanto i primi a essere interessati da provvedimenti organizzativi volti a evitare la diffusione del contagio. Pertanto per prima cosa abbiamo diffuso ai pazienti emodializzati una lettera nella quale erano invitati a segnalare, mediante contatto telefonico con il nefrologo, l’eventuale insorgenza di sintomi sospetti (come febbre, tosse, mancanza di respiro). Questo per evitare che un paziente con tali sintomi prendesse il mezzo di trasporto (spesso condiviso con altri pazienti) e arrivasse nel centro dialisi, facilitando la trasmissione dell’infezione.

Trapianto renale: informazioni utili durante l’emergenza sanitaria da Covid-19

È importante che i pazienti che sono in lista d’attesa per trapianto renale sappiano che i trapianti renali da donatore non vivente non sono stati sospesi, poiché rientrano negli interventi ritenuti urgenti (in relazione al fatto che l’organo prelevato ha breve emivita). Inoltre, dal momento in cui è insorta l’emergenza Covid-19 i potenziali donatori vengono testati per tale virus, e quelli che risultano positivi vengono esclusi; questo a scopo precauzionale poiché al momento non è stata dimostrata trasmissione del virus attraverso donazioni di organi e tessuti. Il test viene effettuato anche ai donatori viventi, nel caso sia programmato un trapianto da tale donatore.

Fonte: “Donazioni e trapianti: indicazioni utili ai tempi del Coronavirus”. Fondazione Veronesi, 9 marzo 2020.

Trattamento dialitico peritoneale: norme generali contro il Covid-19

Il paziente in trattamento dialitico deve:

  1. lavarsi le mani con acqua e sapone
  2. disinfettare accuratamente la sede dell’exit-side
  3. indossare la mascherina chirurgica per tutta la durata del trattamento.

Il care-giver deve:

  1. lavarsi le mani con acqua e sapone
  2. indossare la mascherina chirurgica
  3. usare sistematicamente soluzioni alcoliche

Le persone in trattamento dialitico peritoneale, nei limiti del possibile, vanno gestite a domicilio.
In caso di sintomi sospetti, contattare immediatamente il centro nefrologico di riferimento, evitando di recarsi al pronto soccorso e/o presso l’ambulatorio del medico.

Trattamento dialitico peritoneale

Norme comportamentali per i sanitari e i pazienti in trattamento emodialitico ospedaliero

Gestione dei vari casi con e senza sospetto di contagio da Covid-19, come indicato dalla Fondazione Italiana del Rene e della Società Italiana di Nefrologia:

1. Assenza di manifestazioni di malattia.
Il paziente emodializzato deve indossare la mascherina chirurgica dall’arrivo nel centro fino all’uscita, quindi per tutta la durata della seduta dialitica. È consigliato indossarla anche esternamente.
In caso di starnuti usare fazzoletti monouso e gettarli immediatamente. Si raccomanda l’applicazione rigorosa delle norme per la disinfezione e igiene.

2. Paziente che arriva in dialisi con febbre o manifestazioni infettive delle vie aeree.
Il paziente deve essere inviato al Pronto Soccorso (PS) dove sarà valutato dai colleghi del PS e dall’infettivologo. Verranno poi applicate le disposizioni e le procedure previste dal Ministero e dalla Regione.*
A questo punto l’infettivologo potrebbe scegliere l’accertamento diagnostico tramite l’esecuzione del tampone naso-faringeo.
In attesa dell’esito, bisognerà decidere insieme al collega infettivologo se il paziente va contumaciato oppure no.

3. In caso di insufficienza respiratoria.
Con febbre e/o manifestazioni infettive delle vie aeree il paziente sarà sottoposto all’attenzione dei rianimatori.

* In ogni caso accertarsi prima di quelle che sono le indicazioni del proprio centro o direzione sanitaria. In alcuni casi è ormai possibile ottenere la risposta del tampone entro 8-12 ore, quindi in gran parte dei casi potrebbe essere possibile attenderne il risultato prima di prendere decisioni comportamentali.

Covid-19: indicazioni per il paziente trapiantato

Ecco alcune indicazioni di sicurezza per i pazienti portatori di trapianto renale da parte della Fondazione Italiana del Rene e della Società Italiana di Nefrologia:

  1. Evita assolutamente luoghi affollati. Rientrano fra questi anche i supermercati negli orari si massima affluenza.
  2. Lava spesso le mani con il sapone per almeno 40 secondi. Se non è possibile, utilizza disinfettanti in gel o comunque in fase alcolica avendo l’accortezza di strofinare le mani sino a consentire al disinfettante di arrivare su tutta la superficie della mano, incluse le dita.
  3. Rimani in casa e area le stanze frequentemente. Se è necessario uscire, usa i dispositivi di protezione individuale (mascherine chirurgiche o superiori).
  4. Evita di ricevere visite da persone che hanno viaggiato recentemente.
  5. Evita di ricevere visite da persone che hanno avuto sindromi influenzali negli ultimi 20-30 giorni, o persone che le abbiano in atto.
  6. Evita di prendere ascensori con altre persone.
  7. Evita di salutare con baci, abbracci o strette di mano. Dobbiamo tutti fare dei sacrifici. Un saluto cordiale a voce sarà comunque apprezzato. È per la tua sicurezza.
  8. Non scambiare con nessuno fazzoletti, denaro, sciarpe e/o cappelli né altri indumenti personali. Cerca di non usare moneta cartacea. Sfrutta i sistemi di pagamento elettronici tipo contactless, se possibile.
Indicazioni per il paziente trapiantato

Covid-19: il numero verde per i malati renali

Attivo il numero verde per i dubbi dei pazienti nefropatici

La Fondazione Italiana del Rene (FIR Onlus), in collaborazione con la Società Italiana di Nefrologia (SIN) aveva programmato tante iniziative di prevenzione primaria e secondaria: Porte aperte in Nefrologia, screening gratuiti, educazione sanitaria nelle scuole, eventi e conferenze che al momento, nel rispetto delle decisioni del DCPM recante le misure riguardanti il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del Coronavirus, sono momentaneamente sospese.