shadow

Covid-19: il numero verde per i malati renali

Attivo il numero verde per i dubbi dei pazienti nefropatici

La Fondazione Italiana del Rene (FIR Onlus), in collaborazione con la Società Italiana di Nefrologia (SIN) aveva programmato tante iniziative di prevenzione primaria e secondaria: Porte aperte in Nefrologia, screening gratuiti, educazione sanitaria nelle scuole, eventi e conferenze che al momento, nel rispetto delle decisioni del DCPM recante le misure riguardanti il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del Coronavirus, sono momentaneamente sospese.

Alla luce dell’emergenza nazionale in atto, La Fondazione Italiana del Rene il 12 Marzo 2020 in occasione della Giornata Mondiale del Rene rivolge la propria attenzione alla problematica del coronavirus attivando per la prima volta nell’ambito della campagna divulgativa corona-reni un numero verde gratuito di pubblica utilità

800.822.515

riservato a tutti i cittadini che richiedono le corrette informazioni. Esperti nefrologi daranno riscontro ai dubbi dei pazienti nefropatici. Esperti nefrologi daranno riscontro ai dubbi dei pazienti nefropatici.

“Abbiamo accolto l’invito del presidente Mattarella che ha affermato che ‘la conoscenza è il migliore antidoto alla paura’”, spiega Loreto Gesualdo, presidente nazionale della Fondazione italiana del rene. “I pazienti dializzati sono particolarmente allarmati, in quanto soggetti fragili, con patologie pregresse e frequentemente di età avanzata, e lo stesso vale per i trapiantati, che sono immunodepressi a seguito della terapia antirigetto e, quindi, più esposti alle infezioni. Infatti ogni anno come profilassi questi pazienti vengono regolarmente vaccinati contro la sindrome influenzale, per evitare le complicanze più gravi che potrebbero derivare da una malattia virale”.

Foto di rottonara (https://pixabay.com/users/rottonara-596655/).

“Il servizio offerto dalla Fondazione italiana del rene è estremamente prezioso – commenta il direttore del Centro nazionale trapianti, Massimo Cardillo – perché in questo momento ognuno deve avvertire la responsabilità di tutelare le persone più fragili, e tra queste c’è certamente chi ha ricevuto un trapianto o lo aspetta: i pazienti che hanno bisogno di un rene sono circa 6.500, il 75% del totale delle nostre liste d’attesa. La Rete nazionale trapianti è costantemente al lavoro per mantenere in piena funzione l’attività clinica sul territorio nonostante l’emergenza e grazie a strumenti come il numero verde siamo in grado di rassicurare e accompagnare i nostri pazienti”.

Articolo tratto da FIR – Fondazione Italiana del Rene e da Ministero della Salute.