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Trapianto renale: informazioni utili durante l’emergenza sanitaria da Covid-19

È importante che i pazienti che sono in lista d’attesa per trapianto renale sappiano che i trapianti renali da donatore non vivente non sono stati sospesi, poiché rientrano negli interventi ritenuti urgenti (in relazione al fatto che l’organo prelevato ha breve emivita). Inoltre, dal momento in cui è insorta l’emergenza Covid-19 i potenziali donatori vengono testati per tale virus, e quelli che risultano positivi vengono esclusi; questo a scopo precauzionale poiché al momento non è stata dimostrata trasmissione del virus attraverso donazioni di organi e tessuti. Il test viene effettuato anche ai donatori viventi, nel caso sia programmato un trapianto da tale donatore.

Fonte: “Donazioni e trapianti: indicazioni utili ai tempi del Coronavirus”. Fondazione Veronesi, 9 marzo 2020.

Le buone pratiche per la salute

A Rabbi serate informative sui corretti stili di vita
di Silvia Moggio*

Come ogni anno, il medico termale delle Terme di Rabbi propone delle serate informative di carattere medico-scientifico che toccano diversi aspetti della vita quotidiana: “La salute ed i consigli per invecchiare bene” – argomento tanto conosciuto, quanto poco seguito e rispettato. È dato consolidato e risaputo che, nel mondo, gli adulti sovrappeso sono oltre 1 miliardo e oltre 300 milioni sono francamente obesi (dati OMS). La classe di età che mostra i valori più elevati oscilla tra i 65 e 75 anni; genetica e ambiente giocano un ruolo chiave nello sviluppo dell’obesità.

Foto di TeeFarm (https://pixabay.com/users/teefarm-199315/).

La deposizione del tessuto adiposo in diversi siti anatomici ha grosse implicazioni sulla morbilità: si ricorda che il deposito in sede viscerale ha più complicanze rispetto alla sede sottocutanea; tra queste si annoverano: insulino-resistenza, diabete mellito tipo 2, ipertensione arteriosa, displipidemia e una maggior incidenza di eventi cardiovascolari (la circonferenza addominale è predittiva di rischio cardiovascolare: ogni centimetro di incremento si associa a un aumento dell’11,9% del rischio di decesso per malattia cardiovascolare). Ma non mancano anche complicanze minori: gonartrosi, litiasi biliare colesterolica e insufficienza venosa cronica a carico degli arti inferiori.

Trattamento dialitico peritoneale: norme generali contro il Covid-19

Il paziente in trattamento dialitico deve:

  1. lavarsi le mani con acqua e sapone
  2. disinfettare accuratamente la sede dell’exit-side
  3. indossare la mascherina chirurgica per tutta la durata del trattamento.

Il care-giver deve:

  1. lavarsi le mani con acqua e sapone
  2. indossare la mascherina chirurgica
  3. usare sistematicamente soluzioni alcoliche

Le persone in trattamento dialitico peritoneale, nei limiti del possibile, vanno gestite a domicilio.
In caso di sintomi sospetti, contattare immediatamente il centro nefrologico di riferimento, evitando di recarsi al pronto soccorso e/o presso l’ambulatorio del medico.

Trattamento dialitico peritoneale

Norme comportamentali per i sanitari e i pazienti in trattamento emodialitico ospedaliero

Gestione dei vari casi con e senza sospetto di contagio da Covid-19, come indicato dalla Fondazione Italiana del Rene e della Società Italiana di Nefrologia:

1. Assenza di manifestazioni di malattia.
Il paziente emodializzato deve indossare la mascherina chirurgica dall’arrivo nel centro fino all’uscita, quindi per tutta la durata della seduta dialitica. È consigliato indossarla anche esternamente.
In caso di starnuti usare fazzoletti monouso e gettarli immediatamente. Si raccomanda l’applicazione rigorosa delle norme per la disinfezione e igiene.

2. Paziente che arriva in dialisi con febbre o manifestazioni infettive delle vie aeree.
Il paziente deve essere inviato al Pronto Soccorso (PS) dove sarà valutato dai colleghi del PS e dall’infettivologo. Verranno poi applicate le disposizioni e le procedure previste dal Ministero e dalla Regione.*
A questo punto l’infettivologo potrebbe scegliere l’accertamento diagnostico tramite l’esecuzione del tampone naso-faringeo.
In attesa dell’esito, bisognerà decidere insieme al collega infettivologo se il paziente va contumaciato oppure no.

3. In caso di insufficienza respiratoria.
Con febbre e/o manifestazioni infettive delle vie aeree il paziente sarà sottoposto all’attenzione dei rianimatori.

* In ogni caso accertarsi prima di quelle che sono le indicazioni del proprio centro o direzione sanitaria. In alcuni casi è ormai possibile ottenere la risposta del tampone entro 8-12 ore, quindi in gran parte dei casi potrebbe essere possibile attenderne il risultato prima di prendere decisioni comportamentali.

Covid-19: indicazioni per il paziente trapiantato

Ecco alcune indicazioni di sicurezza per i pazienti portatori di trapianto renale da parte della Fondazione Italiana del Rene e della Società Italiana di Nefrologia:

  1. Evita assolutamente luoghi affollati. Rientrano fra questi anche i supermercati negli orari si massima affluenza.
  2. Lava spesso le mani con il sapone per almeno 40 secondi. Se non è possibile, utilizza disinfettanti in gel o comunque in fase alcolica avendo l’accortezza di strofinare le mani sino a consentire al disinfettante di arrivare su tutta la superficie della mano, incluse le dita.
  3. Rimani in casa e area le stanze frequentemente. Se è necessario uscire, usa i dispositivi di protezione individuale (mascherine chirurgiche o superiori).
  4. Evita di ricevere visite da persone che hanno viaggiato recentemente.
  5. Evita di ricevere visite da persone che hanno avuto sindromi influenzali negli ultimi 20-30 giorni, o persone che le abbiano in atto.
  6. Evita di prendere ascensori con altre persone.
  7. Evita di salutare con baci, abbracci o strette di mano. Dobbiamo tutti fare dei sacrifici. Un saluto cordiale a voce sarà comunque apprezzato. È per la tua sicurezza.
  8. Non scambiare con nessuno fazzoletti, denaro, sciarpe e/o cappelli né altri indumenti personali. Cerca di non usare moneta cartacea. Sfrutta i sistemi di pagamento elettronici tipo contactless, se possibile.
Indicazioni per il paziente trapiantato

Covid-19: il numero verde per i malati renali

Attivo il numero verde per i dubbi dei pazienti nefropatici

La Fondazione Italiana del Rene (FIR Onlus), in collaborazione con la Società Italiana di Nefrologia (SIN) aveva programmato tante iniziative di prevenzione primaria e secondaria: Porte aperte in Nefrologia, screening gratuiti, educazione sanitaria nelle scuole, eventi e conferenze che al momento, nel rispetto delle decisioni del DCPM recante le misure riguardanti il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del Coronavirus, sono momentaneamente sospese.

Come associarsi ad APAN

Siamo un’associazione fondata nel 1982 a sostegno di famigliari e pazienti affetti da malattia renale. Da anni promuoviamo la conoscenza e la sensibilizzazione riguardo le patologie e le problematiche dei pazienti nefropatici, attraverso l’organizzazione di congressi, giornate di sensibilizzazione, pubblicazioni di articoli divulgativi sulla nostra rivista “Rene&Salute”. Organizziamo inoltre cene e gite riservate ai soci e simpatizzanti.

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