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Trentennale APAN

Il 20 ottobre 2012 APAN ha festeggiato i suoi primi trent’anni di attività, con un evento pubblico, riportato anche dalla stampa locale.

Trentennale, che la festa cominci

di Serena Belli

Quando sta per arrivare una bella ricorrenza da festeggiare, ad esempio un trentennale o un “ennale” qualsiasi, tutti sono contenti. Ma se voi siete a capo di questo qualcosa che richiede il festeggiamento, e vi viene richiesto di organizzare il tutto (pur con tutto l’aiuto dei presenti per carità), non sarete altrettanto felici. Inoltre, se di questo “ennale” voi in realtà non avete nessun merito, perché siete subentrati in tempi relativamente recenti (per esempio solo negli ultimi cinque anni), e pertanto non conoscete tutta la storia precedente in maniera approfondita, è meglio che iniziate a preoccuparvi sul serio.

Questo è il resoconto parziale della mia contentezza, che si è ridotta progressivamente nei mesi successivi fino ad arrivare ad una mail, mandata a tutto il direttivo alle quattro di mattina, con i miei diktat, perché mi sembrava proprio di non riuscire a venirne fuori.

I festeggiamenti per il trentennale APAN sono partiti da molto lontano, non solo perché ci sono voluti trent’anni per arrivare a questa importante ricorrenza, ma anche perché le prime idee su quello che si sarebbe voluto, o potuto, fare sono state elaborate in seguito ad un brain storming dei componenti del direttivo, già nel mese di febbraio 2012.

Dopo lunghe riflessioni sono state prese tre importanti decisioni: la festa sarebbe stata in un ambiente pubblico, ci doveva essere un intermezzo di qualche tipo, si voleva legare la ricorrenza ad un evento che durasse nel tempo. Successivamente sono state prese anche molte altre decisioni, che riguardavano le autorità da contattare, il tipo di buffet, i premi per gli studenti vincitori di un concorso di idee, lanciato per l’occasione, ecc. Alla fine, le decisioni da prendere erano così tante, che in qualche momento mi è sembrato di perdere di vista l’obiettivo finale. Sapete come si dice: c’erano così tanti alberi, che non si riusciva più a vedere il bosco.

Ma non voglio annoiarvi con il racconto dei preparativi, preferisco raccontare direttamente, con parole (poche) ed immagini (tante), la festa per il trentennale APAN, che ha avuto luogo il 20 ottobre 2012, presso l’auditorium messo a disposizione dalla Azienda Sanitaria Provinciale.

Ore 5: Sveglia della sottoscritta, in preda all’ansia.
Ore 5,30: Primo SMS di Wilma (il precedente con gli ultimi pro-memoria era della mezzanotte).
Ore 6: Qui non si dorme più, meglio alzarsi.
Ore 7: Posso incominciare a telefonare a qualcuno, ad esempio a Marina, che avendo una figlia studentessa è certamente già sveglia.
Ore 7,30: Secondo caffè, secondo SMS di Wilma, ma è solo per dire che ce la faremo.
Ore 8: Uscita di casa, terzo caffè, terzo SMS (ti devo portare la scaletta degli interventi?) e parrucchiere.
Ore 9: Arrivo in Sede APAN, per caricare la macchina di Gigi con tutto il necessario, che va portato all’auditorium.
Ore 10-13: Arrivo all’auditorium dove con Gigi, Roberto, Alberto, Wilma, Marina, Luisa, e altri che non ricordo, scarichiamo il tutto e sistemiamo la sala. Arrivano anche Bruna, con le paste e il vino, ed Emilia, con altri dolci. La cosa più laboriosa è attaccare tutti gli elaborati degli studenti della scuola media di Cognola, che hanno partecipato ad una “gara di pittura”. Tale iniziativa aveva fatto seguito ad una lezione tenuta dal dottor Brunori presso tale scuola, a proposito di malattie renali, prevenzione e donazione. Alcuni di questi elaborati sono stati utilizzati per rinnovare le nostre brochure. L’idea di questa “gara” è venuta a Vittorio, come esempio di iniziativa legata al trentennale, ma che sarebbe potuta durare nel tempo. Mentre facciamo tutto questo, ed altro ancora, sono arrivati anche gli amici della APPED di Pordenone, condotti dal cavalier Pietro Vidotto, che hanno deciso di fare una gita a Trento, per sostenerci con la loro presenza. Ultimi accordi per l’ora di ritrovo nel primo pomeriggio, orario che per me non è mai troppo presto.

Ore 15: ritrovo degli organizzatori, ma tutto è pronto. Ci facciamo un altro caffè, prima o poi dovrò smettere.
Ore 15,30: incominciano ad arrivare i partecipanti, i soci, gli amici, i nostri sostenitori. Per fortuna arriva anche la parte sostanziosa del buffet e qualche altra torta di Novella, Norma e di altre amiche. Arrivano anche le Autorità e si iniziano i lavori (questo è gergo congressuale, non è che si lavori proprio).
Ore 16: dopo i saluti di rito, prende la parola (e se la tiene per un po’) il dottor Giuliano Brunori. Porta i saluti della Azienda Sanitaria e del Reparto di Nefrologia, da lui diretto. Racconta anche della iniziativa fatta nella scuola media, con un resoconto diretto, dato che era stato coinvolto in prima persona. Di seguito premia anche i vincitori del nostro concorso: Davide D’Onori°, Nicole Magagnotti Panizza, Isabella De Rosa, Francesca Dugo ed Elena Iiriti.
Ore 16,30: prendono la parola l’Assessore alla Salute Ugo Rossi, l’Assessore alla Cultura Franco Panizza e l’Assessore comunale alla Cultura Lucia Maestri, che ha anche premiato con una targa della Città di Trento il nostro volontario storico (tessera numero 3): Antonio Fondriest
Ore 17: esibizione dei Coro Altreterre con un magnifico concerto, che ha lasciato stupiti, per la sua bravura, chi ancora non lo conosceva.
Ore 17,45: prende infine la parola il dottor Alberto Valli, Presidente Onorario APAN, che parla con trasporto e passione dell’associazione. Chiede anche un minuto di silenzio, per ricordare tutti gli amici, davvero tanti, che in questi trenta anni ci hanno lasciati. Alla fine del suo intervento molti hanno gli occhi lucidi. Successivamente il professor Gianni Toninato parla di tutte le attività che riusciamo a fare come APAN, dal gruppo di auto mutuo aiuto, alla rivista Rene&Salute, passando per RenArt ed arrivando alle cene e agli incontri conviviali.

Da questo momento in poi non è che ricordi bene quello che è successo. Mi pare che abbiamo mangiato qualcosa ai buffet, che molta gente mi abbia salutato; molte sono state le congratulazioni, gli abbracci, gli amici di Pordenone ad un certo punto devono essere partiti (ma ci siamo salutati?). Qualcuno mi ha messo in mano un mazzo di fiori, non ho visto bene chi sia stato, ma ho un sospetto. Secondo me è stato il presidente APAN che mi ha preceduto, l’Onorevole Giorgio Postai, come dimostrazione della sua gratitudine, per aver trovato qualcuno da eleggere al suo posto, in occasione dei festeggiamenti del trentennale. Ma io, che sono furba quasi come lui, sto già guardandomi intorno: il quarantennale è qui che arriva, devo assolutamente trovare qualcuno cui passare il testimone!

[Rene&Salute – Anno XXVII – Dicembre 2012 – N.2, pp. 4-7]